In questi giorni in tutti giornali e nei vari programmi tv , si parla del bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi, ho pensato che vi potrà interessare un itinerario che tocca le varie tappe della vita del famoso compositore.
Iniziamo la visita con la casa natale di Roncole,si trova a Bussetto, qua vi nacque Verde il 10 ottobre del 1813,la casa è molto semplice , il padre di Verdi gestiva un'osteria mentre la mamma era filatrice, si narra che durante il parto essendo in corso la festa del patrono, la musica di alcuni suonatori, sia stato un portafortuna per la futura carriera del piccolo.All'interno si consevano rari documenti e opere commemorative.
Orari d'apertura:
Gennaio, Febbraio, Novembre e Dicembre
sabato, domenica e festivi
dalle 9:30 alle 17:30
feriali su prenotazione per gruppi (min. 15 pax)
da Marzo a Ottobre
da martedì a domenica e festivi
dalle 9:30 alle 13:00 e dalle 14:30 alle 18:00
aperto anche i lunedì di Ottobre e il 27 Gennaio
Ingresso solo con visite accompagnate ogni 30 minuti
Biglietto intero € 4,00
Biglietto ridotto € 3,00 (per gruppi superiori alle 20 persone, ragazzi dai 6 ai 14 anni, over 65)Biglietto ridotto scuole € 2,00
Adesso ci spostiamo nella Chiesa della Madonna dei Prati che si trova a 2 km da Roncole, qua Verdi imparo le prime basi della musica grazie all'aiuto di don Paolo Costa, in questa chiesa avvenne anche un avvenimento rilevante, mentre Verdi serviva la messa come chierichetto, venne ripreso dal un certo Don Masini che lo fece cadere ai piedi dell'altare, il musicista si arrabbiò e lanciò una maledizione sul parrocco augurandoli che venisse fulminato. Durante un temporale un po' di tempo dopo il prete venne colpito da un fulmine insieme ad altri 4 sacerdoti.
Durante la visita vedrete diversi cimeli che sono appartenuti al grande compositore, sicuramente la cosa che mi colpirà di piu' è il salone coonsiderate che conserva l'arredamento originale, compreso il piano sul quale Verdi suonò a lungo e compose l'opera i due Foscari , ma vedrete anche primo ritratto a carboncino del di Verdi, lettere firmate e l'appello patriottico del 1859. Il salone ospita anche la discoteca o Schipper-Suppa, che conta più di tremila dischi e cinquecento opere.
Nelle sale adiacenti è esposta la vasta collezione Stefanini con lettere autografe, documenti iconografici, ritratti originari del Maestro e dei suoi esecutori durante il secolo scorso. Inoltre sono presenti anche documenti relativi alle celebrazioni verdiane a Busseto dall'apertura del Teatro Verdi (1868) alla presenza di Toscanini in "La Traviata" (1913) e nel "Falstaff" (1926).
Proseguiamo la visita a Palazzo Orlandi,venne acquistato da Verdi con i primi guadagni, e vi vissi fino al 1851 con Giuseppina Strepponi e questo creò degli scandali.
In questo palazzo compose le opere Rigoletto, Stiffelio, Luisa Miller,alla fine Verdi lo vendette alla Strepponi e lei a sua volta lo vendette e il ricavato lo dette ad i poveri di Busseto.
elle stanze si possono ancora vedere il biliardo con cui si dilettava Verdi, i salotti di casa, il pianoforte, i letti, gadgets e soprammobili raccolti durante i viaggi o donati da ammiratori e personaggi celebri al compositore, fotografie, oggetti personali.
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