Vi voglio raccontare un suggestivo treno storico che operava a Trieste fino a qualche anno fa, purtroppo il servizio è stato sospeso per mancanza di fondi.
Quando sono salita su questo treno mi è sembrato di tornare indietro nel tempo o di essere dentro un film, forse perché l'itinerario portava alla scoperta delle vecchie tratte ferroviarie che ormai non vengono più utilizzate e che sono anche poco conosciute.
L'itinerario partiva dalla Stazione Centrale, si toccava quella storica di Campo Marzio che oggi è sede del Museo Ferroviario.
locomotiva -museo ferroviario |
Qua si trovano conservati antichi locomotori e carrozze , ormai questa stazione è in disuso. Durante il viaggio ci siamo fermati alla stazione di Miramare che venne costruitaa da Massimiliano D'Asburgo perchè serviva all'omonimo castello, ma attualmente viene poco utilizzata.Altre tracce dell'impero austro ungarico si trovano nella stazione di Rozzol, infatti la prima cosa che ci salterà agli occhi sono le tabelle scritte sia in italiano che in tedesco.
Ma la più importante a livello storico era la stazione di Aurisina che faceva da snodo per tutti i treni che arrivavano verso Trieste o andavano verso il Regno d'Italia.
scheggia di bomba- aurisina |
Sulla piazza della stazione si vede una scheggia di una bomba italiana,che durante la prima guerra mondiale distrusse una parte dell'edificio.
Infine c'e la Stazione di Villa Opicina che a metà del 1800 collegava Trieste a Lubiana e a Vienna.
Durante tutto l'itinerario non si può nonrimanere colpiti, soprattutto con una bella giornata di sole, dai paesaggi mozzafiato.
Inizialmente non volevo fare un post su questo treno storico perchè lo scopo di questo blog e darvi consigli su viaggi o, mostrare delle offerte, ma alla fine vi ho voluto lo stesso raccontare la mia esperienza perchè per tutti noi che siamo abituati a correre ogni giorno, passare un pomeriggio sentendo il rumore di un vecchio treno, e visitare posti storici che normalmente non possiamo vedere è un po' come lasciare a casa per qualche ora lo stress quotidiano. E quindi mi auguro che si si risenta a breve la voce del capotreno che urla "Tutti in Carrozza".
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